In fuga dopo la morte per overdose del fidanzato, una cantante di flamenco si rifugia nel convento delle “redentrici umiliate”, strana congerie di suore traviate, lesbiche, masochiste e drogate. Almodόvar libera tutta la carica iconoclasta di cui è capace (le religiose si chiamano suor Squallida, suor Vipera, suor Perduta, suor Maltrattata) per dissacrare uno dei pilastri del perbenismo spagnolo: il suo stile non è ancora sgrossato, ma proprio per questo il film è di una comicità sbracata ed esilarante. Per paure censorie, i distributori fecero uscire una versione tagliata di 87’. Qui si recupera la lunghezza originaria.