Viaggio in Giappone
Un film apparentemente piccolo, ma pensato, scritto e girato così bene, da ricordare non tanto Lost in Translation di Sofia Coppola dalla trama similare, quanto invece il cinema di François Truffaut, sia nei toni che nei sapori.
Un film apparentemente piccolo, ma pensato, scritto e girato così bene, da ricordare non tanto Lost in Translation di Sofia Coppola dalla trama similare, quanto invece il cinema di François Truffaut, sia nei toni che nei sapori.
Noir, coming of age movie, revenge movie, opera di indagine psicologica su dei trentenni disturbati di oggi… Un po’ tutte queste cose è il sorprendente film di Marco Martani.
CANDIDATO AGLI OSCAR 2024 - MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
Una delle tante buone decisioni prese dal regista e dal suo co-sceneggiatore è che il personaggio principale, la giovane insegnante Carla Nowak, non è un’insegnante di tedesco. Né insegna religione o storia, nessuno di quegli argomenti che vengono in mente quando un regista vuole raccontarci le difficoltà della coesione sociale.
Raccontò in un'intervista Michael Cimino che «ne Il cacciatore il problema è di condensare una guerra così varia in un limitato numero di minuti. Bisogna escludere qualsiasi logica e rifiutare la spiegazione, altrimenti il film durerebbe dieci ore. Così, ad esempio, non si può spiegare logicamente il ritorno, sano e salvo, di Michael da Saigon.
ORSO D'ARGENTO MIGLIOR REGIA BERLINO 2023
Due amici vanno a trascorrere alcuni giorni al mare, sulla costa baltica. Ma non si tratta semplicemente di una vacanza. Leon deve terminare il manoscritto del suo secondo romanzo, su cui ha parecchi problemi. Felix, invece, deve lavorare al suo portfolio d’arte.