Il Sipario strappato

Il cinema dei "blocchi" da Yalta alla caduta del muro

Autori: a cura di Alberto Morsiani e Francesco Morsiani

Editore: Assessorato alla Cultura del Comune di Modena - Ufficio Cinema

Prima Edizione

Il crollo dei regimi dell'Est, lo sbriciolamento non solo metaforico del Muro di Berlino, la fine dei blocchi, tra le altre ben più eclatanti conseguenze che stanno avendo per tutto il mondo oltre che per i singoli paesi, rischiano anche di costringere parecchi sceneggiatori cinematografici (e romanzieri, anche) a un bel lavoro supplementare. Dove altrimenti scovare, infatti, tutte quelle belle trame già praticamente pronte all'uso, tutte uguali tranne piccole varianti, fatte di feroci agenti del KGB, di spie occidentali maestre di doppiogiochismo, di fughe dall'Est, di complotti sventati per un soffio, e poi di scienziati atomici rapiti, formule misteriose trafugate, lavaggi del cervello, torture... e con il vantaggio non indifferente di avere il mondo intero come scenario (dalla fosca Vienna alla Berlino divisa alla Mosca perennemente innevata ai mari ai deserti ai cieli alle isole esotiche alla Casa Bianca infestata di traditori...). Insomma, la Cortina di Ferro è stata, anche, un immenso schermo su cui si è proiettato di tutto: naturalmente tutto ciò che faceva comodo.

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