Nel 1929 il grande eclettico milanese Piero Portaluppi – vignettista, architetto, urbanista – acquista una cinepresa e comincia ad autoprodurre piccoli film casalinghi, che qui sono montati con intelligenza per ricostruire non soltanto la vita di una personalità creativa brillante, che ha segnato con le sue opere il ventennio fascista, ma anche frammenti di storia italiana catturati quasi per gioco.