Un intellettuale siciliano cerca di fare luce su alcuni delitti commessi dalla mafia, ma commette l’errore di fidarsi della vedova di una delle vittime. Forse il capolavoro di uno dei più lucidi cineasti di impegno sociale dell’epoca, tratto dal romanzo di Sciascia. Sul filo di una lettura insieme politica ed esistenzialista, Pirro e Petri dietro l’aneddoto raggiungono una notevole complessità narrativa.
In occasione dello spettacolo “La classe operaia va in Paradiso”
al Teatro Storchi di Modena